Di quanto possano essere duri i primi tempi di vita da espatriati ho già parlato, un po’ di tempo fa. È passato qualche mese, una bellissima estate nel mezzo, e alcune cose sono cambiate (in meglio), altre ancora no. Come dappertutto, come ovunque nel mondo, anche nel giardino di casa tua.
Qui siamo alla vigilia delle vacanze autunnali, le scuole fanno una decina di giorni di stop nel mese di ottobre: noi ne approfitteremo per tornare il Italia per un paio di settimane e per sbrigare una serie di impegni, non tutti proprio piacevoli, a tappe forzate, qua è là per il Bel Paese. Temo non saranno “vacanze” nel vero senso della parola, ma mi auguro che riusciremo a fare un salto di qualche giorno nel mare d’autunno, che almeno i catarri del Patato ne abbiano qualche giovamento.
E mentre preparo i bagagli, pensando a quello che mi è mancato dell’Italia (dall’uno al dieci stanno questioni gastronomiche irrisolte, tipo una inspiegabile voglia di tiramisù che mi trascino da settimane), e giusto prima di lasciarla per un po’, ecco i miei 10 buoni motivi per essere felici a Zurigo.
1. Qualità dell’aria: indescrivibile e inimmaginabile per chi viene dal nord Italia ed è ormai assuefatto a respirare benzene e polveri sottili al punto da non accorgersene nemmeno più. E, no, anche se abitate in mezzo alla campagna padana con le mucche nel campo di fronte a casa, non pensate che il tema non vi riguardi: provare per credere.
2. Qualità ed efficienza (mostruosa) dei mezzi pubblici: tram, bus e treni ti portano ovunque (e intendo proprio ovunque), con puntualità e comfort quasi imbarazzanti per chi proviene da anni di frequentazioni delle ferrovie italiane e dei mezzi ATM.
3. Una fantastica estate: clima cald(ino), secco e ventilato, un trionfo di cielo blu che fa da sfondo al verde meraviglioso dei boschi. Infinite opportunità di svago fuori porta, relax ed escursioni tra città, laghi e montagne.
4. Il barbecue: diritto irrinunciabile per chi si trovi a risiedere da queste parti.
5. I passaggi pedonali sono sacri, i pedoni anche. Se i pedoni sono bambini ancora di più. Non esiste che un’auto non si fermi sulle strisce: nel caso è straniera o il conducente sotto l’effetto di qualche sostanza.
6. I bambini (dai 5 anni, più o meno) che vanno a scuola a piedi, da soli.
7. Le persone che, spesso, ti salutano per strada anche se non ti conoscono. Soprattutto se hai un bimbo per mano.
8. Il silenzio rispettoso dell’altrui udito, anche nei luoghi affollati, anche in quelli ad alta concentrazione di nani (abitualmente) scatenati.
9. La cortesia del prossimo, la gentilezza immancabile di quelli che, vedendoti salire sul tram nelle ore di punta, con figlio treenne al seguito, si offrono di cederti il posto. E si alzano anche se tu dici che non fa niente, che va bene così. Io continuo a commuovermi.
10. La meravigliosa bellezza di una città adagiata su lago e fiume: la sua austera, ma sfolgorante, eleganza. La sua pulizia e la sua sicurezza, orgogliosamente svizzera.